Skip to content
Login/ Registrazione

Il pane perfetto: per amor di pagnotta

Per amor di pagnotta

Per amor di pagnotta

Storia

The Ingredient

I tedeschi amano il pane. Eppure quello che troviamo così spesso confezionato sugli scaffali dei supermercati ci priva della straordinaria sensazione di gustare il pane caldo appena sfornato, con una crosta croccante e un impasto incredibilmente morbido e saporito. E questa delizia è esattamente ciò che il mastro fornaio Fridolin Artmann produce. Ci dimostra che per ottenere il meglio da un impasto, divertimento e passione sono fondamentali.

Pane delizioso

Pane delizioso: tutto fatto a mano

Il mastro fornaio Fridolin Artmann ha un'idea ben precisa del pane perfetto. Nella sua "Brotraum" (stanza del pane) di Monaco, crea straordinari prodotti da forno. La ricetta del suo successo? Nessun compromesso sugli ingredienti – e tanto lavoro manuale.

Il pane viene infornato a partire dalle 3:30 di notte.

Il pane viene infornato a partire dalle 3:30 di notte.

Per questo si alza quando gli altri vanno a dormire. Ogni notte prende il tram per Schwabing e percorre un paio di metri a piedi dalla fermata fino al suo forno, che durante il giorno rimane aperto per la vendita. All'una di notte, quando a Schwabing la notte è appena entrata nel vivo, Fridolin Artmann inizia la propria giornata di lavoro con i suoi primi impasti.

"INIZIO FACENDO GLI IMPASTI IN MODO CHE ABBIANO SUFFICIENTE TEMPO PER RIPOSARE"

Biscotti, panini integrali, brezel, dolci di pasta sfoglia e le varie qualità di pane: per tutti c'è bisogno di un impasto speciale. Gli impasti possono essere diversissimi tra loro, sia per ingredienti sia per consistenza. Le farine di frumento possono essere impastate, le farine integrali sono molto morbide e non vengono mai mescolate a macchina. Bisogna farlo rigorosamente a mano. L'impasto riposa a lungo in modo che il grano possa assorbire l'acqua. Il risultato intermedio è così liquido che non è possibile modellarlo con le mani. L'impasto viene messo in stampi e cotto immediatamente.

Il vero segreto del sapore sta in un dettaglio apparentemente insignificante: l'acqua

Il vero segreto del sapore sta in un dettaglio apparentemente insignificante: l'acqua.

In molti grandi forni gli impasti vengono fatti con poca acqua, perché in questo modo si possono lavorare meglio a macchina. "A mio avviso un pane compatto senza molta acqua non può sviluppare gli stessi aromi del mio pane cotto nel forno a legna", dice invece Fridolin Artmann.

IL PANE COTTO NEL FORNO A LEGNA È IL PREFERITO DI FRIDOLIN ARTMANN.

Il pane cotto nel forno a legna è davvero un'altra cosa. Pagnotte grandi, da 1,5 kg l'una. Fatte con farina di frumento e un po' di farina di segale, quando vengono tagliate sono sempre umide e leggere. Un pane da libro delle favole. Il pane cotto nel forno a legna è il preferito di Fridolin Artmann. Perché? "In generale ritengo che sia il modo migliore di cuocere il pane. L'impasto viene mescolato e lavorato a lungo, quindi viene messo in una vaschetta", dice Fridolin Artmann. "Dove si lascia per almeno due ore, talvolta anche tre. Poi l'impasto viene spostato dalla vaschetta al piano di lavoro." Ma attenzione! Quando si fa il pane cotto nel forno a legna, far riposare l'impasto è il passaggio più importante. Poco prima della cottura le pagnotte vengono modellate a mano con delicatezza. "L'impasto va lavorato con molta cautela. Si deve maneggiare con grande delicatezza, senza tirarlo o strapparlo. In modo che rimanga malleabile." Le pagnotte poi vengono infornate direttamente, senza ulteriore lievitazione.

Consigli dell'esperto - Cuocere nel forno di casa:

Consigli dell'esperto - Cuocere nel forno di casa:

"preriscalda il forno alla massima temperatura consentita", dice Fridolin Artmann. "Imposta la temperatura massima e cuoci il pane a quella temperatura per almeno dieci minuti affinché si formi la crosta, se possibile a 260 gradi o più. Quindi abbassa a 200 gradi e, a seconda del tipo di pane, continua a cuocere al massimo per un'ora."

ORA NON C'È TEMPO DI PARLARE.

I croissant devono ancora essere infornati. Alle sette, fra un'ora, il negozio aprirà. È giunto il momento di stendere l'impasto. Più volte. Sempre più sottile. Alla fine sarà lungo quasi un metro e mezzo e largo mezzo – solo allora potrà essere cosparso con uno strato di burro. Poi l'impasto sarà ripiegato come un lenzuolo, diverse volte. E steso di nuovo, diviso in tanti piccoli rettangoli che saranno infine avvolti pezzo per pezzo per formare i croissant. Fridolin Artmann apre la porta del forno, estrae con la pala una dozzina di panini ai cereali che cadono nei cesti. Ora si possono infornare i croissant. "Adesso la temperatura non è più così alta come all'inizio della notte, quando vengono cotte le pagnotte più pesanti." Apre la porta, inserisce i croissant, richiude la porta. Batte le mani. Nuvole di farina. Breve pausa.

Chi è Fridolin Artmann?

Chi è Fridolin Artmann?

Il mastro fornaio ha poco più di 30 anni – e ha passato già metà della sua vita a fare pane. Ha iniziato a 16 anni. È stato apprendista in grandi aziende, poi dipendente e quindi ha aperto il proprio forno. A 24 anni Fridolin Artmann ha aperto il "Brotraum" nel cuore pulsante di Schwabing, a neanche cento metri di distanza da Münchner Freiheit, uno degli incroci più trafficati di Monaco. Fridolin Artmann non diventerà ricco con il proprio lavoro. Ma ha trovato uno scopo nella vita. "Mi ha sempre stimolato l'idea di produrre del pane davvero buono. A modo mio."

"VOLEVI SAPERE COS'È CHE DETERMINA LA QUALITÀ DI UN BUON PANE?"

Sì. E anche vedere se ci può svelare la ricetta del suo successo? Fridolin ride. "Non è affatto un segreto. Un fornaio non deve mai pensare che esista una ricetta perfetta, che non si debba mai cambiare nulla. Non esiste. Ogni anno la farina è leggermente diversa. Per questo rimango sempre in contatto con il mulino biologico di Landshut, da cui acquisto la mia farina." Parla costantemente con il mugnaio del mulino Meyer, che produce esattamente la qualità di farina che Artmann desidera. "Trasformare il grano in farina: già di per sé questa è una scienza." Fridolin Artmann prende una manciata di farina da un sacco, la sfrega fra le dita. "Non esiste una farina 'ottimale'. Quando a fine estate il clima è secco e caldo, anche la farina assorbe più acqua. Questa è una cosa che devo sapere per fare il pane. Devo poter reagire alla farina, in modo da poter lavorare l'impasto in modo adeguato. Solo così il mio pane sarà buono."

Produco circa 18 tonnellate di pane all'anno. Non è male.

"Produco circa 18 tonnellate di pane all'anno. Non è male."

Sono le cinque e mezza del mattino. La città dorme ancora. Fridolin Artmann inforna le ultime pagnotte della notte. Poi batte le mani, la polvere della farina viene proiettata nel cono di luce delle plafoniere. Dalla finestra si vedono fiocchi di neve cadere leggeri sull'asfalto. "18 tonnellate" e "non male": naturalmente si tratta di puro understatement. Ma è soprattutto questa la caratteristica di qualità di questo 32enne "fornaio per passione", come Fridolin Artmann stesso ama definirsi.

"VOGLIO OTTENERE IL MEGLIO DALL'IMPASTO!"

Rispetto ai grandi forni industriali all'avanguardia, questa quantità di produzione è un'inezia. Producendo su scala industriale, le 18 tonnellate di pane si sfornano in mezza nottata. Ma Fridolin Artmann ha un'altra concezione della panificazione di qualità. Vuole sentire con le proprie mani l'impasto, controllare personalmente la lievitazione ed essere pronto a reagire in qualsiasi momento al comportamento della farina. E modificare la quantità degli ingredienti o la posizione del pane nel forno se necessario. "Voglio ottenere il meglio dall'impasto," dice. "Per me fare il pane significa proprio questo!" Per Fridolin Artmann il suo è un lavoro ancora artigianale. Nulla è più estraneo a quest'uomo dell'idea di produrre il pane su scala industriale.

Nessun compromesso sugli ingredienti.

Nessun compromesso sugli ingredienti.

È questo il motto del fornaio biologico. Il lievito proviene da una produzione biologica di Passau; acquista le uova da Bicklhof appena fuori Monaco, il latte arriva dal Berchtesgadener Land, e l'acqua dalla valle di Mangfall (il che sembra più spettacolare di quanto sia in realtà: si tratta della normale acqua del rubinetto di Monaco – ma è la migliore di tutte le altre grandi città tedesche).

PER LUI CONTA UNA SOLA COSA: LA QUALITÀ DEL PANE.

Fridolin Artmann ha un tono di voce pacato, ma avambracci forti e mani da vero fornaio: si intuisce al primo sguardo che hanno già steso migliaia e migliaia di impasti. Gli piace stare nel suo forno di appena 30 metri quadrati. Qui ogni mossa è ben calcolata, ogni sacco di farina è al proprio posto e ognuno dei suoi collaboratori sa esattamente cosa fare quando si tratta di preparare baguette o panini integrali, rosette ai cereali o brezel. Ogni notte la trascorre qui con i suoi compagni – "Per me sono 'compagni', perché 'aiutanti' non suona così bene", dice il mastro fornaio. Per Fridolin Artmann non sono le dimensioni di un'attività o il volume di produzione a contare, e certamente nemmeno fattori astratti come l'efficienza operativa o la minimizzazione dei costi.

Per lui conta una sola cosa: la qualità del pane
Consigli dell'esperto - Conservare correttamente il pane

Consigli dell'esperto - Conservare correttamente il pane:

Secondo Fridolin Artmann: "la conservazione del pane dipende molto dai gusti personali. Se ami la crosta e vuoi sempre avere un pane croccante anche il giorno dopo, devi semplicemente prendere il pane e metterlo su un tagliere, con il lato tagliato a contatto con il legno. Se il pane è ancora caldo quando lo acquisti, lascia aperto il sacchetto, toglilo subito quando arrivi a casa e fallo raffreddare completamente. Se invece preferisci un pane morbido, dovresti metterlo in un sacchetto di plastica al più tardi il giorno successivo."

Storie e ricette consigliate

Storia

LA BELLEZZA DELLA SEMPLICITÀ

Leggi la storia completa

Ricetta

PANE DI PATATE CON HUMMUS DI BARBABIETOLE

Prova la ricetta